Dopo aver guardato il video di oggi probabilmente avrai notato (e se stai studiando seriamente è impossibile che tu non l'abbia fatto) che il suono vocalico della lezione di oggi si articola alla stessa identica maniera in cui si articola il suono /ɔ/ e quindi ti starai chiedendo come sia possibile pronunciare due suoni differenti se li si articola allo stesso modo; beh, fai una prova, spalanca la bocca come fossi dal dentista (di "AAAAAAAA") e prova a pronunciare tutte e cinque le vocali italiane. Visto che succede? Anche se certi suoni escono decisamente distorti (come ad esempio nel caso della U) riesci comunque a pronunciarli in maniera distinguibile. A fare la differenza tra questi due suoni, comunque, credo sia la posizione degli angoli della bocca, che nella pronuncia del suono /ɔ/ sono leggermente piegati in basso mentre nella pronuncia del suono /ɑ/ sono leggermente più sollevati (parliamo di una differenza infinitesimale, impercettibile da notare se, ad esempio, provi a guardarti allo specchio, ma che dovresti percepire invece a livello muscolare); in ogni caso capire questo genere di cose ha poca importanza, la cosa importante è che tu ti abitui a pronunciare questi suoni nella maniera più simile possibile a quella di un madrelingua. Ovviamente non lasciare che questo ti ossessioni, pronunciare i vari suoni in maniera simile è un buon traguardo, alla perfezione arriverai (ammesso che la cosa ti interessi) solo col tempo, per adesso accontentati di riuscire ad articolare questi suoni in maniera decente; l'obiettivo che ci interessa raggiungere, infatti, non è avere una pronuncia indistinguibile rispetto a quella di un madrelingua, ma di essere facilmente e perfettamente comprensibili per chiunque ci ascolti.